The Botanist 22 Gin
The Botanist 22 è un gin artigianale scozzese, prodotto sull'isola di Islay. Il nome deriva dalle 22 botaniche locali raccolte a mano, che includono piante, erbe e fiori selvatici dell'isola. Questo gin ha un profilo aromatico complesso, con note erbacee, floreali e un tocco di freschezza, bilanciate dal classico ginepro. The Botanist 22 è perfetto per chi ama gin raffinati e naturali, ideale sia da gustare liscio che in cocktail sofisticati come il gin tonic.
Il produttore
Ormai quasi sei anni fa abbiamo festeggiato trent’anni di amicizia e volevamo celebrare creando un prodotto nostro. Poi tra un impegno e l’altro ci siamo decisi a concretizzare il progetto solo un anno fa con la nascita di 2Punto4 Gin.Sin da subito avevamo l’idea di fare un gin pensato dal punto di vista del bartender che propone cocktail e prodotti al consumatore finale. Il gin è il distillato principe del bar e tutti i bartender amano i drink con il gin. Anche noi finivamo sempre le nostre serate con un Gin Tonic.Quando sei anni fa abbiamo cominciato a sperimentare con il piccolo alambicco che ho a casa non eravamo ancora nel vivo della moda del gin. Io e Mauro abbiamo sviluppato cinque o sei ricette diverse distillando e assaggiando in casa le prove con tante botaniche diverse. Spesso abbiamo preso spunto da libri antichi, poiché Mauro è tra i maggiori collezionisti di libri sul mondo del bar, ma al contempo abbiamo anche sviluppato idee nostre del tutto nuove.
Dopo anni ci diciamo: ora basta, adesso ce lo facciamo produrre! Abbiamo quindi girato diverse distillerie e quella che ci è piaciuta di più è stata Jannamico&Figli, che si trova a Lanciano, in Abruzzo. Un bel luogo, dove lavorano molto bene e che vanta oltre 120 anni di storia. Con il master distiller Michele, uno dei fratelli Jannamico, siamo entrati subito in sintonia. Gli abbiamo consegnato le sei ricette che avevamo creato in modo che potesse svilupparle utilizzando un vero alambicco, curiosi di scoprire cosa sarebbe uscito distillando professionalmente, consapevoli che sarebbe stato diverso rispetto alle sperimentazioni in casa.
Per le prove delle nostre ricette abbiamo scelto il loro piccolo alambicco a bagnomaria perché volevamo esaltare l’artigianalità del nostro gin. Per ottenere un risultato ottimale abbiamo anche scelto di distillare le botaniche singolarmente, processo più lungo e costoso ma che garantisce la massima esaltazione degli ingredienti e un grande equilibrio. Abbiamo voluto un gin italiano dalla A alla Z, infatti tutti gli ingredienti sono italiani e naturali: in etichetta riportiamo “Blended Dry Gin” proprio per indicare che non usiamo essenze, ma botaniche naturali distillate separatamente per poi unire i singoli distillati secondo una precisa percentuale.
Quando la distilleria Jannamico ci ha consegnato le provette con i risultati delle nostre sei ricette, a entrambi sono piaciute più di tutte le altre la numero 2 e la numero 4. Da qui deriva anche il nome del gin, poiché non sapevamo come chiamarlo e a un certo punto mi sono accorto che il nome lo avevamo sotto agli occhi sin dall’inizio. Infatti lo chiamavamo 2/4 perché quando sono arrivate queste provette abbiamo deciso di provare a sviluppare l’unione delle due diverse ricette mettendole assieme. Il gin attuale è infatti il risultato delle prove che abbiamo fatto con la distilleria per trovare il giusto equilibrio tra questi che originariamente erano due gin diversi.
Le botaniche che abbiamo selezionato non sono tante, sono otto e rendono il gin estremamente digestivo grazie al finocchio e fresco grazie alla salvia. L’alta gradazione fornisce in bocca un inizio caldo che poi esplode lasciando spazio alla parte agrumata data dall’arancio del Gargano, un frutto che amo molto, e dal bergamotto di Calabria. Il retrogusto legnoso ed erbaceo dato dal ginepro è esaltato dal particolare tocco balsamico dagli aghi di abete rosso, in particolare utilizziamo la punta della gemma prima della fioritura. L’equilibrio del gusto si chiude con coriandolo e timo.
Unire le due ricette e trovare questo equilibrio è stata un’Odissea perché lavoriamo con i prodotti freschi. Durante gli esperimenti iniziali andavamo in erboristeria per procurarci le botaniche con cui fare le prove.
Tutta l'intervista su:
https://ilgin.it/recensioni/2punto4-gin-italiano-bartender/